Any | 1971 |
Gènere | Teatre visual |
Obra | IL MIMO VIDAL. L’inizio della giornata |
Estrena | Teatro Stabile di Como. Itàlia |
Tant li fa si et trobes al carrer amb les mans a les butxaques dient “I ara què?” Tant li fa si estàs començant a aventurar-te en la joventut per tot el que t’ofereix aquest meravellós banquet de la vida.
IL MIMO VIDAL. Així es deia l’espectacle que vaig començar a muntar en solitari i que constava de dues peces.
La primera L’INIZIO DELLA GIORNATA i la segona WEEK-END. La fabulació del gest quotidià era el tema de la primera. La imaginació d’un ciutadà que es desperta al matí i viatja oníricament al transcendir els verbs de les accions mecàniques i rutinàries dels ritus quotidians. Aquesta gran llibertat que et concedeix el gest sense lligams racionals permetent-te somiar amb els ulls oberts.
PROGRAMA
Quando Albert Vidal agisce sulla ribalta crea un’atmosfera raffinata e del tutto particolare, ben diversa dal gioco scenico proprio del teatro; e questo avviene sia per il diverso tipo di discorso teatrale, sia per una inesauribile carica che egli solo possiede e una continua invenzione operata sul piano tecnico e creativo con raffinate e impareggiabili soluzioni.
A questi stupefacenti risultati Albert Vidal è guinto, sottolineiamolo, dopo svariati esperimenti, lunghi esercizi (sotto la guida di Maestri di fama mondiale, come Jacques Lecoq a Parigi) e dopo una estenuante ricerca della perfezione, mai soddisfatto dei progressi ottenuti, come egli stesso afferma. Egli vive la sua esperienza teatrale imperniandola sullo studio delle molteplici espressioni psico-somatiche dell’uomo e sulla esercitazione continua e sulla disciplina intransigente del proprio corpo, teso alla ricerca di una realtà sempre piú completa.
Ricordiamo inoltre una caratteristica dell’azione mimica di Vidal: l’uso delle maschere. La maschera, nella sua prima accezione, è un volto finto posto sul viso allo scopo di non essere riconosciuti. Partendo da questa elementare definizione noi non siamo molto lontani dal risultato che l’Attore ottiene tramite questo artificio scenico. Infatti Egli opera dapprima una spersonalizzazione di se stesso, per interpretare poi e vivere in profondità il personaggio che la maschera raffigura. Con questa egli fissa nella pantomima il contenuto rappresentato, che poi organizza in dramma. Quindi ottiene il duplice scopo di essere altri da sè, e di essere poi un individuo tipo ben definito. Inoltre etnologicamente, e non solo in una prospettiva teatrica, la maschera rappresenta dei valori rituali e magici che rimandano ad un mondo primitivo dove l’uomo, non contaminato dal risvolto negativo della civilizzazione tecnica, vive ancora allo stato di natura, quindi senza finzione e senza compromessi.
Il Teatro Stabile di Como offre in prima assoluta lo spettacolo che Albert Vidal porterà sui palcoscenici dei più important teatri italiani. Tale spettacolo si articola in due parti: nella prima “L’inizio della giornata” Vidal vive lo sforzo affannoso dell’uomo che tenta di liberarsi dalla quotidiana alienazione di una vita inesorabilmente iguale, per ritrovare se stesso nell’atmosfera di una natura ancora vergine, al di là di ogni legame di tempo.
Nella seconda parte (Week-end) Vidal lancia un invito per tutti gli uomini a ricercare la felicità non egoisticamente e da soli, ma tutti insieme: bisogna evadere dalla routine di lavoro settimanale alienante con uno sforzo collettivo, manteniendo tuttavia una propria personalità, senza lasciarsi sopraffare da una società che appiattisca.
MARIELLINA CONFALONIER
FITXA ARTÍSTICA
Due mimodrammi di | Albert Vidal |
Organizzazione | Lorenzo Vitalone |
Allestimenti scenici | Leonardo Richelli |
Collaborazione nelle idee e nella regia | Laurent Gerber |
Collaborazione nei primi passi della creazione | Luigi Ferrante |